Fin da giovane ho sempre avuto un occhio attento verso ogni fase del processo produttivo in Azzurra Ceramica.
In particolare, mi ha sempre colpito la fase finale di produzione, in cui vengono scelti i pezzi difettosi da scartare e i pezzi conformi da vendere.
È doloroso vedere quanti pezzi perfettamente funzionanti, ma con lievi imperfezioni, vengono gettati via poiché non conformi agli standard qualitativi.
Spesso, infatti, questi pezzi vengono scartati poiché presentano piccoli difetti di verniciatura o lievi difetti di produzione che li rendono invendibili. Eppure, rimangono sempre sanitari e arredi bagno di design, perfettamente funzionanti e di valore.
L’inizio del viaggio: osservare e imparare
Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità è diventato cruciale per molte aziende, ma per me e per Azzurra Ceramica, questo è sempre stato un principio guida.
Ho sempre sentito una profonda responsabilità verso l’ambiente e il futuro del nostro pianeta e l’idea di dare una seconda vita agli oggetti mi ha sempre affascinato.
Non si tratta solo di ridurre gli sprechi e i consumi di materiali, ma è un concetto più ampio, in cui l’obiettivo è quello di trasformare ciò che viene considerato rifiuto in una risorsa preziosa.
Da sempre la nostra missione in Azzurra Ceramica è stata quella di innovare, collaborare e crescere per creare prodotti non solo belli e funzionali, ma anche sostenibili.
La nascita di un’idea: valorizzare gli scarti
Questa frustrazione, col tempo, si è trasformata in un’idea: perché non recuperare i pezzi rotti o difettosi?
Anche se imperfetti, questi pezzi potrebbero essere riutilizzati, riducendo così i rifiuti e i costi di smaltimento.
Da qui è nata l’idea del recupero e della valorizzazione degli scarti di produzione.
Per realizzare quest’idea, con Azzurra Ceramica stiamo avviando diverse partnership con enti, università e designer interessati ai temi della sostenibilità e del riciclo.
L’obiettivo sarà quello di lavorare insieme per creare un progetto di circolarità, in cui diamo nuova vita ad oggetti che altrimenti verrebbero scartati.
Dopo anni di ricerca e sviluppo, siamo pronti ad avviare questo nuovo progetto, che non vedo l’ora di mettere in pratica.
Sono convinto che questi piccoli gesti possano davvero fare la differenza, ispirando altre realtà ed aziende nel creare nuove opportunità di riciclo.